EPISIOTOMIA : CHE COS'E' , QUANDO SI PRATICA E COME CURARLA?

13.09.2013 15:56

 

EPISIOTOMIA : CHE COS’E’ , QUANDO SI PRATICA E COME CURARLA ?

 

CHE COS'È?


L'episiotomia, definita da tutte le donne come “il taglietto durante il parto” viene effettuata dall’ostetrica , nella zona genitale tra la vagina e l'ano nel momento in cui la testa del vostro piccolo sta per uscire.

 

PERCHE’ SI PRATICA?


Si pratica per dare più spazio e favorire la fuoriuscita della testa .

Questo taglietto può essere "mediano" se va dritto dalla vagina all'ano, oppure "mediolaterale" se invece è un po' in obliquo verso sinistra o destra .

 

E' SEMPRE NECESSARIO FARLA?

 

L’ episiotomia è una pratica che viene effettuata solo se strettamente necessario, a discrezione ostetrica, dopo un accurata valutazione del benessere materno fetale ,del perineo , dell’elasticità e tonicità dei tessuti del pavimento pelvico.

Questa valutazione si può fare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE quando la testa fetale poggia sul vostro perineo, ossia quando i papà coraggiosi riusciranno a intravedere la testolina del piccolo.

Solo in quel momento a poche spinte dalla fuoriuscita della testa fetale , si potrà decidere la consistenza dei tessuti e la necessità di un’episiotomia.

E' DOLOROSA?

 

Qualora servisse l'episiotomia, sappiate che per evitare che sentiate dolore vengono usate diverse accortezze:

 1- viene fatta l'anestesia locale con un'iniezione;

2- il taglietto viene fatto sempre e solo durante la contrazione e durante la spinta.

In questo modo non vi accorgerete del taglietto.

 

COME PREPARARE IL PERINEO ED EVITARLA?

 

per prevenire le lacerazioni e la necessità di dover fare l'episiotomia, è necessario prepararsi per tutti i 9 mesi della gravidanza con un po' di ginnastica perineale.

 

1- esercizi perineali a terra;

3- massaggio del perineo ;

4- assumere posizioni che favoriscono l'apertura perineale durante il travaglio e il parto

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITATE LA SEZIONE “GINNASTICA PELVICA IN GRAVIDANZA”

O CONTATTATEMI

 

5- seguite bene cosa vi dice l'ostetrica: è lei che valuta la situazione e la condizione del perineo, quindi in base a ciò che vede vi dirà di fare delle cose (soffiare invece di spingere ad esempio, di spingere un po meno forte ma più a lungo...): con queste indicazioni, l'ostetrica vi guida verso un parto meno traumatico,che non prevede il taglietto e, quindi, nemmeno i successivi punti di sutura.

Queste attività, alleneranno il vostro perineo, rendendolo così più tonico, elastico e quindi capace di accogliere bene la testa fetale accompagnandola fuori senza lacerarsi.

Sebbene fare ginnastica perineale, massaggi, ecc. può risultarvi noioso, ricordatevi che è importante e che lo fate per voi e vostro figlio: prepararsi al meglio per riuscire ad avere un parto a perineo integro (cioè senza lacerazioni nè episiotomia), significa tanto, sia da un punto di vista psicologico, sia dal punto di vista fisico (la ripresa alla vita di tutti i giorni e dell'attività sessuale è decisamente migliore e più veloce).

 

COME PROTEGGERE IL PERINEO DURANTE LE SPINTE

 

  • Spinte nell espirazione non a glottide chiusa trattenendo il respiro
  • Capacità di rilassamento
  • Situazioni ambientali che non provochino irrigidimento
  • Posizioni libere e alternative
  • Nessuna visita durante il periodo espulsivo
  • Compresse calde durante le spinte e le pause
  • Lubrificante

 

COSA FARE IN CASO DI LACERAZIONI O EPISIOTOMIA?

 

  • POSTURA  : per chi ha riportato una lacerazione o un’episiotomia  è fondamentale rimanere sdraiate il più possibile ed evitare di caricare la zona interessata stando sedute in piedi o camminando

Da sdraiate potete alleggerire ancor più la zona perineale assumendo spesso la posizione prona , con un cuscino sotto la pancia.

Per sedersi, aspettare il più a lungo possibile e quando lo farete chiedete aiuto. Sedersi con una protezione. Potete utilizzare o i cuscini da allattamento oppure una ciambella da nuoto poco gonfia, o arrotolare semplicemente un asciugamano e fissarlo a cerchio.

 

RIMEDI NATURALI :

 

  • Cura con il ghiaccio : immediatamente dopo il parto e durante il primo giorno di puerperio il ghiaccio da un grande beneficio.

     Utile anche dell’arnica in polvere o della calendula.

  • Risciacqui : i frequenti risciacqui favoriscono la guarigione e recano una sensazione di benessere
  • Aria e sole : antico rimedio è quello di esporre al sole le ferite . togliete il più spesso possibile l’assorbente per permettere la circolazione dell’aria nelle zone interessate . in ospedale sarà difficile farlo ma sotto le coperte si può fare.

 

  • Semicupi : è utile portare o richiedere all’ospedale un catino ed effettuarli all’inizio con acqua fresca o tiepida poi aumentando la temperatura fino alla nostra corporea.

 

  • Fitoterapia : potete aggiungere all’acqua del semicupio la corteccia di quercia, che esercita un’azione astringente e antinfiammatoria.

 

  • Camomilla:  non nei primi giorni di puerperio , ma una volta rientrate a casa

 

  • Pomata alla calendula: utilizzare delle garze  con pomate due volte al giorno se la ferita è arrossata e un po’ aperta.

 

  • Pomata alla consolida : la radice guarisce le ferite favorendo il rinnovo cellulare

 

  • Pomata traumeel : rimedio omeopatico anche in gocce capace di combattere le infiammazioni del puerperio

 

  • Essenza di calendula : anche con un risciacquo o una compressa con essenza è possibile guarire una sutura perineale infetta.

 

  • Applicazione con il latte materno  : applicazione sulle ferite ,il latte della mamma guarisce tutto. Gocce direttamente sulla ferita o con una garza.

 

 

 

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